Produzione media/anno: 7.500 bottiglie
Ettari vitati: 5
L’azienda prende le mosse delle origini di Fulvio. Alle spalle, una stirpe di vignaioli che dal 1400 lavora la terra dei Colli Tortonesi.
L’idea che porta Fulvio al primo imbottigliato -annata 2018- nasce dalla passione per il buon vino che condivide con la dinamica moglie Tamara e dal loro incontro con Walter Massa, pioniere del Timorasso.
Quando li incontro, Tamara ha una piccola ferita alla mano, memoria di un recente incidente nelle operazioni di travaso. Sua è la conduzione e l’operatività enologica. Comune e chiara è invece l’idea di quello che vogliono portare nei bicchieri. “Walter è, non solo amico, ma nostro ispiratore e maestro. Da lì, abbiamo messo in cantiere la ‘nostra’ idea di Timorasso e Barbera. Facciamo i vini che vorremmo bere.”
I vini sono avvolgenti, intensi e ampi, bilanciati da freschezze che gli conferiscono beva e assecondano le doti evolutive di Timorasso e Barbera.
Ciascuna etichetta ha origine da unica parcella. Per il Derthona Maceratio sono stati identificati pochi filari della stessa vigna che dà vita al Timorasso vinificato in bianco. Anche i nuovi impianti, come la vecchie vigne, insistono sulle pendici di Monleale sopra i 300 mt di quota, alla ricerca di maturazioni lente e contenuti fenolici evoluti.
Il governo agricolo e di cantina, è orientato alla minimizzazione degli interventi. L’obiettivo è di portare nei bicchieri vini che rappresentino terra e tradizione di questi luoghi. Un terroir che è valso a quest’agro la denominazione di sottozona vocata alla produzione del Barbera.
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