LOMBARDIA
VALTELLINA
MONTAGNA
Produzione media/anno: 12.500 bottiglie
Ettari vitati: 2,28
La parola “viticoltore” che campeggia orgogliosamente in testa al marchio aziendale, rende con semplicità e sintesi quella che altrove si chiama “filosofia aziendale”.
Giorgio Gianatti discende da una famiglia di vignaioli-vinificatori che per generazioni ha venduto vino sfuso in Svizzera e ai grandi produttori locali degli anni ‘70 e ‘80. Nel 1983, a soli 21 anni, Giorgio fa il salto e inizia a imbottigliare.
Le vigne di famiglia, come quelle che Giorgio ha poi raggranellato negli anni, ricadono tutte nell’areale storico del Grumello e la quasi totalità nella parte orientale, in località Sassina.
Passeggiamo tra i tradizionali terrazzamenti declivi della Valtellina, con impianti dai corti filari orientati verso pendenza. Giorgio spiega le ragioni dell’archetto valtellinese e le tecniche di lotta integrata che adotta. Ne parla senza enfasi, guardando la vigna con l’orgoglio del buon giardiniere che non manca di annotare, strada facendo, i piccoli interventi di cui la sua creatura abbisogna.
Passione e cura che Giorgio porta anche in cantina. Le uve Nebbiolo (qui Chiavennasca) vengono fermentate con piè de cuve di lieviti indigeni e affinano in gradi carati di rovere ben oltre i tempi previsti dai rispettivi disciplinari. Merita una menzione particolare il San Martino, un semi-Sforzato di Grumello!
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